
14 Mag. Come si trasmette il corona virus? Può raggiungere l’occhio?
Il virus covid-19 si trasmette, come è ormai ben noto, da un soggetto ammalato (anche asintomatico) ad un soggetto sano attraverso le micro gocce emesse tramite colpi di tosse, starnuti o anche semplicemente parlando. Queste vengono inalate dal sistema respiratorio. Possono anche depositarsi nelle lacrime e sulla superficie oculare e rappresentare una via di penetrazione del virus. La trasmissione può avvenire anche toccando superfici, oggetti contaminati che trasmettono il virus quando un soggetto si tocca il volto.
Sintomatologia e decorso.
La maggior parte delle persone contagiate può essere asintomatica, oppure sviluppare una malattia lieve o senza particolari complicanze, circa il 14% sviluppa una patologia grave che necessita l’ospedalizzazione e richiede la somministrazione di ossigeno e circa il 5-6% l’assistenza in terapia intensiva per lo sviluppo di una severa, acuta sindrome respiratoria. Sintomatologia oculare è presente solo in minima percentuale (0.8%) e consiste in congiuntivite che guarisce senza reliquati, con terapia sintomatica. L’associazione di altre patologie quali diabete, ipertensione, patologie polmonari pregresse, cardiopatie, malnutrizione, obesità, forti fumatori, patologie che riducono le difese immunitarie, età molto avanzata, possono contribuire in modo determinante ad un esito infausto della malattia da covid-19.
Cosa possiamo fare per proteggerci?
Innanzitutto, dopo il lungo lockdown che è stato utile per ridurre il contagio, ma pesante sotto il profilo economico, sociale, psichico, fisico, dobbiamo adottare le note misure protettive. Evitare, per quanto possibile, luoghi troppo affollati, indossare la mascherina protettiva che a seconda dei tipi garantisce diverso grado di protezione, anche occhiali, meglio se avvolgenti. Applicare le lenti a contatto con moderazione, meglio se one day, e preferire gli occhiali per quanto è possibile. Applicare occhiali protettivi, face mask in ambienti a rischio. Astenersi anche dall’utilizzo di cosmetici se si lavora in ambienti a rischio. Pulizia, disinfezione degli oggetti, delle superfici, di ciò che può essere potenzialmente contaminato.
L’occhio può rappresentare una porta di entrata del virus!
La possibilità di infezione attraverso le secrezioni oculari non è ancora chiara e anche come le particelle virali raggiungano l’occhio. Possibili teorie: attraverso le micro gocce respiratorie, attraverso aerosol, migrazione ascendente dal dotto naso lacrimale, attraverso il tratto gastroesofageo o diffusione ematica dalla ghiandola lacrimale. Studi molto recenti evidenziavano come fosse modesta l’importanza, come porta di entrata, del covid-19 attraverso la superficie oculare. Ma un recentissimo studio della John Hopkins University di Baltimora ha segnalato che a causa della presenza dell’enzima angioconvertasi (ace2) sulla congiuntiva e soprattutto sulla cornea l’importanza, come sito di ingresso del virus, potrebbe essere assai maggiore. Una disregolazione di questo enzima e di altre proteine da parte del covid-19, sarebbero sfruttate dal virus per entrare nelle cellule (Napoli Pe, Nioi e coll. Journal: j clin. Med. 2020 april.).
Infine, un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità ha riscontrato la presenza del virus nelle lacrime di alcuni pazienti positivi al Covid-19. Quindi gli occhi devono essere considerati non solo una porta d’ingresso, ma anche una fonte di contagio virale.
Conclusioni
Comprese le modalità di trasmissione del virus , fondamentale è la prevenzione. il VIRUS è democratico e può colpire tutti, anche gli ignoranti, cioè coloro che ignorano che proteggere se stessi e gli altri è un dovere civico, una responsabilità sociale, una necessità. Le misure di protezione, non il lockdown all’infinito che sopprime la nostra libertà, la nostra socialità, il nostro lavoro e quindi anche la salute, sono attualmente l’unica arma di difesa nei confronti del covid-19 in attesa delle conferme terapeutiche e di un vaccino efficace.
Ma è indispensabile anche l’impegno assoluto delle istituzioni per assicurare che i sistemi protettivi, disinfettanti ecc. siano prontamente disponibili per tutti, a costi non speculativi. Infine l’epidemia si può contrastare efficacemente con l’effettuazione massiva dei test diagnostici sierologici: igm ( infezione recente), igG (infezione passata) e con i tamponi. Localizzando i soggetti positivi, isolandoli, tracciando i possibili contagiati. In tal modo si può ragionevolmente confidare che la pandemia declini, senza picchi di riacutizzazione anche violenti.